martedì 24 giugno 2014

The King - traduzione Capitolo 4; paragrafo 1



THE KING


Aspetto ancora con ansia altri vostri commenti e prego di citare la fonte se mai vorrete prendere in prestito questa traduzione.
La traduzione è amatoriale e senza scopo di lucro.
Alcune parti non sono tradotte letteralmente perché era impossibile trascrivere in italiano quello espresso in inglese, soprattutto modi di dire.


Questa è la copertina del mio libro


CAPITOLO IV
Paragrafo I

“Okay, cosa abbiamo qui … ?”
La domanda era un’altra, cosa non avevano preso, Beth pensò mentre si piegava su un impianto di congelamento dedicato esclusivamente al gelato.
Si era scoperto che alla donna incinta piacevano le cose dolce e fredde. Okay, l’Eletta incinta, Layla, le amava – e Beth glieli aveva consegnati nei tempi previsto ogni notte per l’ultimo … quanto a lungo aveva soddisfatto le voglie della femmina?
Dio, il tempo volava.
E visto che lei contava i giorni, lei era ben consapevole che non stava pensando ai progressi di Layla. Ciò che lei realmente voleva raggiungere passando tante ore ferma in quella stanza, seduta vicino … sperando che qualcuno dei vecchi racconti delle mogli fosse vero.
Non era andata solo lì per essere una buona padrona di casa o un amica di supporto.
No. Nonostante il perché lei diavolo pensasse che lei e Wrath avessero bisogno di un bambino nel mezzo di questo dramma era un mistero. Madre Natura, tuttavia, l’aveva forzata a una sorta di svolta e non poteva tornare indietro, non c’era nessun senso in esso, nessuna ragione per l’urgenza.
Non che lei dovesse necessariamente parlare a Wrath molto presto riguardo a questo. Come se lui non avesse già abbastanza cose sul piatto. Ma dai, se lei era capace di velocizzare l’arrivo del suo periodo del bisogno …
Lei voleva solo avere un pezzo suo e di Wrath – e le cose più pericolose iniziavano con la Banda dei Bastardi, i più disperati che il bisogno aveva trasformato.
In alcuni modi, ma questo è stato il commento più triste di dove erano.
Almeno qualcosa di lui sarebbe rimasto se la Banda dei Bastardi avesse avuto successo l’assassinio.
L’ondata di pena fu così grande al solo pensiero, si piegò sul freezer e un po’ prima che potesse mettere a fuoco Breyers, Ben e Jerry, Haagen-Dazs e Klondikes [sono tutte marche di gelato].
Tanto più sicuro per sottolineare che sapore aveva la serata. Layla come sempre prendeva la vaniglia – era l’unica che poteva mantenerla tranquilla. Ma Beth era aperta su questo, e grazie al famigerato appetito di Rhange, c’erano un miglione di scelte.
Mentre cercava l’ispirazione, il dilemma era una sezione della sua infanzia, un moderno eco dei giorni in cui si sarebbe messa in tasca i suoi dollari guadagnati duramente, camminato 800 metri verso Mac’s Grocery, e speso venti minuti per prendere a Hershey’s Dixie la tazza di cioccolato che lei prendeva sempre. Divertente, lei poteva ancora ricordare come il posso profumasse come quelle torte che Mac aveva fatto a mano. E quel registratore di cassa, un modello vecchio che aveva avuto una manovella.
Quando lei usciva, Mac voleva sempre darerle un cucchiaio rosso di plastica, un tovagliolo e un sorriso – in cambio dei suoi ventisei centesimi.
Lui era molto gentile con gli orfani che vivevano alla Nostra Signora. Dopo ancora, c’erano molte persone che erano gentili con lei e verso gli altri bambini che erano o non-voluti o sfortunati.
“Una vaschetta di cioccolato alla menta” disse, raggiungendo allungando il braccio la striscia sul retro.
Mentre una folata fredda si diffuse, si fermo per bearsi del forte freddo. “Oh, sì …”
Anche se era il fottuto Dicembre, trovava in se stessa la voglia di freddo, la sua pelle d’oca, i pori sul suo volto irrigidito, l’interno del naso canticchiavano per la secchezza.
Immagina tutti che il sesso era ancora il suo timolo ad accelerare.
Chiuse gli occhi, ritornò a quando Wrath l’aveva presa sul pavimento strappandole i vestiti. Così bello. Quello di cui loro avevano bisogno.
Sebbene lei odiasse il modo in cui si sentiva adesso.
Era così dannatamente lontano, anche se il suo corpo era solo nello studio al piano superiore.
Magari c’era un'altra ragione per che lei volesse il bambino.
Riconcentrati, riconcentrati. “Vaniglia, vaniglia … dove sei?”
Quando si girò la vaniglia era sua, ha dovuto accontentarsi di un trio da mezzo gallone inquinato da fragola e cioccolato. Non importante. Con un appropriata estrazione chirurgica, lei era capace di portare a termine il compito senza nessuna inappropriata contaminazione nella ciotola di Layla.
Lasciando la dispensa ed entrando nella cucina, il dolce, terroso odore di cipolle e funghi rosolati mischiati con basilico e origano era il paradiso nel suo naso. Ma l’ambrosia non era per l’Ultimo Pasto e non c’era un doggen ai fornelli.
No. C’era iAm – ancora. Considerando che lui appariva ai fornelli quando era stressato suggeriva che la vita di qualcun altro era nel cesso.
L’Ombra e suo fratello erano la più recente aggiunta nella casa della Confraternita, e come proprietario e capo cuoco del ristorante ultra vecchia scuola Salvatore, iAm aveva di più che provare le sue braciole con linguine – inoltre non era dettop che Fritz approvasse che il ragazzo mettesse in disordine tutte le pentole: come sempre, il maggiordomo era sempre in biloco ad un colpo apoplettico se uno degli abitanti della casa voleva cucinarsi qualcosa.
“L’odore è delizioso” disse come mise i contenitori sopra il bancone a isola di granito.
Non aveva nessuna chance di prendere le ciotole o i cucchiai. Fritz balzò in azione aprendo armadi e cassetti – e lei non aveva il cuore di dirgli di non sprecare tempo con lei.
“Allora cos’è questa volta?” chiese all’Ombra
“Bolognese” iAm snocciolò aprendo un'altra bottiglietta di spezie, e sembrava conoscere l’esatta quantità da mettere senza l’aiuto di un misurino.
Incontrando i suoi occhi neri a forma di mandarlo, Beth tirò un su il dolcevita per celare un po’ i segni sul suo collo. Non che lui sembrasse prestargli attenzione. “Dov’è tuo fratello?”
“Di sopra” fu l’ermetica risposta.
Ah. Soggetto chiuso. “Bene, io credo che ti vedrò all’Ultimo Pasto?”
“Ho un incontro, ma c’è l’agnello per il resto di voi, o questo è quello che ho sentito”
“Oh, io pensavo che stessi cucinando per …”
“Questa è una terapia” disse, sbattendo il cucchiaio di legno pulito sul bordo della pentola. “E’ l’unica ragione per cui Fritz mi lascia usare le sue stoviglie”
Si schiarì la voce “Pensavo avessi uno speciale potere su di lui”
“Fidati di me, se lo avessi, lo userei” si piegò sul fornello.
“Scusami. Andrò a controllare Trez”
“E’ ferito?”
“Potresti dirlo” gli fece un breve inchino e uscì dalla stanza. “A dopo”
Nella sua scia, l’aria sembrava mutata, le molecole nella cucina si calmarono sicure e come se il suo cattivo umore le avesse elettrificate. Molto strano, ma a lei piacevano lui e suo fratello: un'altra coppia di killer professionisti nella casa non era una brutta cosa del tutto.
“Signora, io credo di avere tutto ciò che le occorre” Il maggiordomo si mostrò con l’occorrente su  un vassoio d’argento Breyer. “Per lei e l’Eletta”.
“Oh, Fritz, come sei dolce – ma, attualmente, io ho bisogno di una ciotola. Voglio mangiaredalla confezione anche se suona di cattivo gusto. Ma io posso usare a – grazie.” Sorrise come il maggiordomo prese una cuchiaione. “Leggi nella mente?”
Il doggen arrosì, le sue alterate rughe sulla faccia si aprirono in un sorriso. “No, signora, occasionalmente io anticipo bene, tutto qui.”
Togliendo il coperchio della confezione tre gusti, scavò in essa, facendo attenzione che il cucchiaio toccasse solo la vaniglia. “Prova tutto il tempo su questo”
Come egli arrosì e abbassò gli occhi, lei volle abbracciarlo. Ma l’ultima volta che l’aveva fatto lui era quasi svenuto per l’irregolarità. Doggen vivevano sotto uno stretto codice di comportamento, e anche se il loro desiderio più ardente era di servire bene, semplicemente non riuscivano a gestire le lodi.
E iAm aveva già stressato il povero ragazzo.
“E’ sicura che io non possa fare le porzioni per lei?” il maggiordomo disse ansiosamente.
“Lo sai che mi piace fare da me.”
“Posso portare il vassoio per voi, dopo?”
“No, lo prendo io” Quando lui sembrò pronto ad implodere, lei finì di riempire la ciotola di Layla e la coprì “Vuole mettere via il gelato per me?”
“Sì, per favore, signora. E il cucchiaio. Mi prenderò cura di essi.”
Come uscì con il rapinatore di banca con il suo bottino, lei scosse la testa, prese il vassoio e uscì nella sala da pranzo. Emergendo dal lato più distante nel foyer, prese una pausa e riprendere il fiato. Sebbene lei avesse visto l’albero della storia ogni notte per gli ultimi due anni, lo sbalorditivo spazio era come entrare dentro un mondo differente: dalla foglia d’oro al brillante colorato mosaico del pavimento, dal soffitto così alto da sovrastare le colonne di malachite e marmo, era pura magia.
E pura regalità.
Infatti, l’intera casa era un lavoro d’arte, ogni spazio nella casa un nuovo sapore di soggezione ispirato dal lusso, un diverso tono imposto alla perfezione in ogni stanza.
Lei certamente non aveva mai vissuto così prima che Warth entrasse nella sua vita. Caro signore, poteva ricordare dove loro due erano prima di trasferirsi lì. Palmo a  palmo, erano passati attraverso attraverso tutte le ali e i piani, dal seminterrato a catacombe alla soffitta con le travi a vista. Quante stanze c’erano? Aveva perso il conto a cinquanta.
Pazzia, pazzia.
E pensare che questa non era l’unica cosa che lei aveva ereditato da suo padre. Soldi … c’erano tanti soldi anche.
Al punto che, anche se lei avesse condiviso la metà di tutto con John Matthew dopo che era venuto nella loro vita? Non avesse fatto un ammaccatura anche se lui aveva preso milioni e milioni.
Tutte noccioline.
Oltrepassando la raffigurazione dell’albero di mele in fiore, calpestò il tappeto copri-scale rosso mirò al secondo piano
Un orfano per tutta la sua vita, era stato un shock scoprire che suo padre la conosceva, l’aveva seguita, Darius era stato così.
Dio, desiderava conoscerlo.
Specialmente ora.
Come lei raggiunse la cima delle scale, trovò la porta dello studio aperto, e il suo uomo era dove odiava essere – chinato su pile di scartoffie scritte in Braille, le immense spalle coprivano la maggior parte del trono scolpito dove era seduto, le sue talentuose dita che scorrevano linea per linea, la sua fronte solcata da profonde linee dietro gli occhiali avvolgenti …
Tutti e due, il suo uomo e George, il suo adorato cane guida, tirarono su gli occhi come se potessero catturare il suo profumo.
Leelan” Wrath disse con un sospiro
Con un balzo, il golden retriver si issò dalla sua posizione acciambellata sul soffitto, distinto per la coda scodinzolante, le sue guance scricchiolarono in un sorriso che lo fece starnutire.
Lei era l’unica per cui lui sorrideva – tuttavia per quanto l’amava, non lasciò il fianco di Wrath.
Poggiando il vassoio d’argento con il gelato sul tavolo del pianerottolo, entrò a grandi passi dentro e si mosse verso Saxton, che era nella sua abituale posizione sul sofà francese azzurro. “Come stanno i più grandi lavoratori di tutto il pianeta?”
L’avvocato in Leggi Antiche girò la testa verso la sua pila di carte e le fece un inchino, il suo abito fatto su misura seguì i suoi movimenti con comodità. “Come puoi vedere, bene.”
Già, bene, niente come un po’ d’amore.
“Grazie” Girò attorno alla grande scrivania e prese la faccia del marito fra le mani “Ciao”
“Sono molto felice che tu sia qui” sospirò come se non si fossero visti per anni.
Si abbassò per baciarlo, lei sapeva che aveva chiuso i suoi occhi così che lei non potesse vedere oltre le lenti scure.
E dopo lei si abbassò sul cane.
“Come stai, George?” accovacciata, diede sulla dolce e soffice muso una carezza. “Stai prendendoti cura del nostro Re?”
Il latrato e il grattare delle sue unghie sui piedi del trono furono il più grande sì che lei avesse sentito.
“Così a che cosa state lavorando, ragazzi?” chiese mentre Wrath la metteva sulle sue ginocchia le accarezzava la schiena.
Era così strano. Prima di incontrarlo, lei aveva odiato le carezze delicate, roba da fidanzatini. Ma ciò che lei sapeva, era cambiato nel tempo.
“Petizioni” Sottinteso: cazzate con cui accendere il caminetto.
“E ne abbiamo un'altra dozzina ancora” Saxton stirò il suo braccio destro come se c’è la avesse contratto. “E dopo dobbiamo risolvere dispute e fare gli annunci di nascita e morte.”
Wrath lasciò cadere la testa. “Continuo a pensare che esista un modo migliore per affrontarli. Odio trasformarti in un segretario Saxton.” L’uomo scrollò le spalle sopra il suo taquino “Non la  penso così. Tutto per finire il lavoro.”
“Sul quel foglio, qual’è il prossimo?”
Saxton prese un foglio di carta dalla pila “Giusto. Allora questo gentiluomo vuole prendersi un'altra shellan …”
Beth roteo gli occhi “Cosa, come, Io e le mie mogli [programma in onda attualmente su Real Time], con i vampiri?”
“E’ pienamente legale” Saxton scosse la testa. “Sebbene francamente, come uomo gay, non capisco perché qualcuno ne volesse solo una, piuttosto che molti – oh, voglio dire ben il bene di sé, mia regina. Per lei vale la pena fare un eccezione.”
“Guarda questo, avvocato” Wrath grugnì.
“Scherzavo” l’avvocato si tirò indietro.
Beth sorrise a quanto utili erano l’uno con l’altro.
“Aspetta, allora la cosa delle due mogli è comune?”
Saxton sollevò una spalla nel suo abito elegante. “Questa consuetudine era maggiore quanto la popolazione era maggiore. Ora, abbiamo poco di tutto: matrimoni, nascite, morti.”
Wrath pose le sue labbra vicine alla sue orecchie: “Puoi rimare e fare un interruzione con me?” Un arricciamento delle sue labbra convinse il suo cervello a portarsi dentro il territorio orizzontale, o verticale – Dio sapeva che era abbastanza forte da tenerla sul pavimento per tutto il tempo che voleva,
Come il suo corpo divenne caldo … lei pensò al gelato che aveva sul pianerottolo.  “Mi dai un’ora? I ho …”
Un grande suono di rottura venne dal secondo piano facendo girare le teste a tutti.
“Che cazzo è successo?” Wrath digrignò.



Nessun commento:

Posta un commento